SONNO SCADENTE E... RISCHIO CARDIOVASCOLARE

La durata e i disturbi del sonno potrebbero essere fattori di rischio per l’insorgenza di patologie cardiovascolari e metaboliche.

Da una review dei ricercatori della Columbia University di New York il sonno deve essere visto come un importante fattore dello stile di vita, associato al rischio cardiovascolare, al pari di dieta ed esercizio fisico.

Dagli studi comparsi in letteratura apnea ostruttiva nel sonno ed insonnia esporrebbero ad un rischio significativo di patologie cardiovascolari, cerebrovascolari, nonché a malattie metaboliche quali obesità, diabete tipo 2 e dislipidemie.

Meno di sette ore di sonno per notte vengono giudicate inadeguate ma anche un sonno oltre le 9 ore potrebbe predisporre all'obesità.

I cardiologi dovrebbero raccomandare ai propri pazienti di dormire almeno 7 ore per notte ma allo stato attuale delle conoscenze, nonostante le correlazioni osservate negli studi eseguiti, deve ancora essere completamente dimostrato se il miglioramento del sonno possa ridurre il rischio cardiovascolare.

Circulation online 2016